RiEvoluzione Poetica

mercoledì 16 settembre 2015

SignorNò - poesie contro la guerra

SignorNò è un libro-progetto contro la guerra, pubblicato per le Edizioni SEAM, che raccoglie, nella sua prima parte, poesie di veterani Usa di Iraq e Vietnam, oltre ai contributi di refusenik israeliani, mentre la seconda parte ospita testi poetici di autori e autrici nazionali e internazionali.
Questa raccolta di versi e testimonianze, più che proporsi semplicemente come un libro (comunque dal contenuto assai povero di retorica), vuole anche essere uno strumento per realizzare progetti multimediali nel vivo del tessuto sociale, soprattutto nelle scuole e tra i giovani.
La partecipazione attiva di coloro che alla guerra hanno partecipato in prima persona, oltre ad essere un’occasione di riscatto umano, è anche un’opportunità per mostrare con disincanto le ferite interiori lasciate da un orrore che va sempre più globalizzandosi e che ormai trasforma persino i corpi militari delle nazioni in eserciti di mercenari, che hanno come loro obiettivo soprattutto il compito di far quadrare i bilanci delle multinazionali delle armi e della ricostruzione.
Dalla fine della 2° Guerra Mondiale ci sono state almeno 180 guerre, quasi tutte combattute nel Terzo Mondo, promosse e armate dall’Occidente ed hanno provocato 40 milioni di morti, oltre a centinaia di milioni di profughi. Inoltre i conflitti tendono ad assumere un’aura di moralità che non gli spetta, ingannando i cittadini dei paesi coinvolti con nomi che mistificano la vera e immutabile natura omicida di ogni guerra: “operazioni chirurgiche”, “conflitti umanitari”, “interventi preventivi”, “lotta al terrore” e via dicendo. Come ben documentato e riconosciuto, le guerre moderne hanno come inevitabile effetto collaterale quello di mietere una maggioranza di vittime civili, motivo già pienamente sufficiente per dire sempre e comunque: SignorNò!
I diritti d’autore del volume sono interamente dedicati alla causa di Fernando Eros Caro, un nativo americano di ascendenza yaqui, anche lui ex marine, prigioniero ormai da 30 anni in un loculo di un metro e mezzo per tre, nel braccio della morte californiano di San Quentin.
Ma assieme a Fernando Caro, gli Stati Uniti “ospitano” nelle loro galere circa 140.000 veterani. Inoltre, si contano mediamente ogni anno 6.200 suicidi di reduci. È come una guerra nella guerra, che continua pure fuori dai teatri bellici, una volta tornati in patria: un senzatetto su tre, infatti, è veterano, per non parlare delle malattie, spesso mortali, come la cosiddetta Sindrome del Golfo che ha contagiato 210.000 soldati USA o delle malattie mentali diagnosticate a circa 300.000 reduci statunitensi di Iraq e Afghanistan.
Ci si augura che questo libro ed il progetto ad esso collegato possano trovare attenzione e partecipazione, contribuendo a seminare un po’ di pace in un mondo sempre più ostaggio di logiche guerrafondaie che sembrano quasi impossibili da arginare, in un processo di disumanizzazione globale che si fa tanto più evidente quanto più aumenta il disinteresse, la rassegnazione e l’abitudine allo stato ormai permanente di quella che può definirsi “normalità della guerra”.
La prefazione di questo volume, realizzato e curato assieme a Phil Rushton, ci fu regalata, un po' di anni addietro, da Margherita Hack ed è ora un grande piacere poterla riproporre in una versione arricchita e allargata. Tra gli ospiti di questo viaggio collettivo per “restare umani” (per citare Arrigoni), ricordiamo Jack Hirschman, Ivo Machado, Igiaba Scego, Ibrahim Nasrallah, Ferruccio Brugnaro, Beppe Costa, Giancarlo Cavallo, l'afghano Basir Ahang, l'israeliano druso Naim Araidi, i palestinesi Mahmoud Darwish, Samih al-Qasim e Ibrahim Nasrallah, Paul Polansky e tanti/altri/e.

***

PREFAZIONE

Signornò! È la rivolta al Signorsì, all’obbedienza cieca e assoluta che si richiede ai militari, e in particolare in guerra, in omaggio al detto “My country, right or wrong” e in nome dell’amor patrio si giustificano i più orrendi delitti contro il nemico, anche se rappresentato da bambini indifesi. E’ una raccolta di pensieri, di poesie, di sfoghi di militari in guerra, che si domandano: ma non eravamo noi i buoni, i liberatori, i portatori di democrazia? Noi che ammazziamo donne ferite, bambini terrorizzati, immortalati per tutti da quella tragica fotografia della bambina vietnamita seminuda che scappa piangendo, o dal bambino ebreo con le braccia alzate prima di essere trascinato nel lager nazista, due testimonianze di quello che è stato il XX secolo.
È un grido dell’umanità ferita dalla guerra, da questa inutile pazzia dell’umanità esaltata da sempre, come dagli antichi romani: pulcrum et decorum est pro patria mori.
Quando i popoli troveranno il coraggio di rivoltarsi ai loro governi, di gridare uniti Signornò!

Margherita Hack

***

Uno dei testi dei Veterani ospitati nell'antologia:

Appunti per la protesta
dei veterani contro la guerra

di Horace Coleman

Ralph: per quel che concerne
i piani per la marcia locale
si vedano i seguenti punti:

Ho visto la stanca manifestazione a Washington,
le facce ardenti dei nostri tristi ragazzi guerrieri
che lanciavano le loro medaglie al presidente.

Credo che dovremmo emulare
ma non copiare, pertanto:
quando la delegazione arriva
al campidoglio dello stato
leggete prima la petizione:

Non abbiamo paura di uccidere.
Ci dispiace di aver assassinato
le nostre anime. Abbiamo eseguito gli ordini
ma abbiamo imparato a dire NO!

Fermatela. O vi fermeremo noi.
Non resistete. Non potete fermare
i fantasmi che siamo diventati”.

Poi, fa’ che coloro che hanno perso le gambe
si trascinino in avanti e le ammucchino
in modo ordinato.
Quindi fa’ rotolare il teschio
del tuo migliore amico ucciso
lungo la navata.

Infine, fa’ che i ciechi spingano in avanti i tetraplegici
(avranno coltelli tra i denti da dare ai legislatori
cosicché possano usarli su loro stessi). Ce ne andiamo.
Se non li usano
torniamo.

Horace

P.S. Conserva le istruzioni per i tuoi nipoti. Torneranno utili.

***

Per acquistare online SignorNò:
http://www.seamedizioni.it/prodotto/signorno/

Nessun commento:

Posta un commento